Lot N. 264  

Justus Sustermans
(Anversa , 1597 - Firenze , 1681)

Ritratto del Conte Anton Clemente Mazzoni

XVII sec
Technique:
olio su tela
Dimensions:
cm 73x58,5; con cornice cm 107x91
12660
Justus Sustermans
Ritratto del Conte Anton Clemente Mazzoni,
olio su tela, cm 73x58,5; con cornice cm 107x91

L'attribuzione al pittore di Anversa – arrivato a Firenze sotto il patronato della famiglia Medici – è confermata da riferimenti storici a questo e ad un altro dipinto in asta.
All’epoca del dipinto, la famiglia Mazzoni governava la Contea di Urbech, oggi Papiano-Stia, in provincia di Arezzo. Ottenuta, nel 1532, l'investitura da parte di Alessandro de' Medici, i Mazzoni rimasero conti d'Urbech fino al 1747.
Il personaggio raffigurato nel dipinto è il Conte Anton Clemente (1654-1679), figlio di Pietro Mazzoni e di Margherita di Matteo Frescobaldi. Pietro, rimasto vedovo, sposò in seconde nozze la Frescobaldi dalla quale ebbe sei figli.
Justus Susterman che abitava in quel tempo a Firenze a Villa Giovannelli effigiò, oltre a lui, il padre, la madre e il fratello Clemente.
Leader Scott nell’opera "Vincigliata and Maiano”, stampata a Firenze nel 1891 per i tipi di Barbera, riporta testualmente: "these portraits and those of two of the sons of Count d'Urbech are all fine painting by Sustermans; they are represented in red lucco and point lace, and are very fine portraits" (p. 226).
In un altro volume su Maiano, lo stesso autore – nella descrizione dei quadri appesi nella villa di famiglia dei Mazzoni – afferma che essi erano "di mano del celebre pittore Giusto Sustermans d'Anversa". Nell'elenco dei quadri del Sustermann nella dimora Mazzoni sono indicati anche i ritratti della madre, del padre e del fratello Clemente.

Pregevole cornice a cassetta del XVII secolo, finemente intagliata e dorata, a fondo scuro,sormontato da elementi scolpiti a rilievo. In alto, al centro, l'insegna araldica a rilievo dei Conti d'Urbech con un leone rampante su fondo azzurro nel lato sinistro ed un triangolo d'oro su fondo rosso alla sua destra (un identico disegno dello stemma è conservato nell’Archivio di Stato di Firenze, fondo Comuni soggetti, n. 901 c. 2r).
Ai lati della cornice, panoplie e agli angoli armature in bruno sormontanti panoplie.


Bibliografia:
M. MASSAINI, Alto Casentino, Papiano e Urbech: la Storia, i Fatti, la Gente, Pratovecchio Stia 2015
L. SCOTT, Vincigliata and Maiano, Firenze, 1891.



08/06/2025 20:20:45
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