Lotto N. 265  

Justus Sustermans
(Anversa , 1597 - Firenze , 1681)

Ritratto del Conte Angelo Mazzoni con le insegne di Cavaliere di Santo Stefano

Tecnica:
olio su tela
Dimensioni:
cm 73x58,5; con cornice cm 107x91
Justus Sustermans
Ritratto del Conte Angelo Mazzoni con le insegne di Cavaliere di Santo Stefano,
olio su tela, cm 73x58,5; con cornice cm 107x91
L'attribuzione al pittore di Anversa – arrivato a Firenze sotto il patronato della famiglia Medici – è confermata da riferimenti storici a questo e ad un altro dipinto in asta.
All’epoca del dipinto, la famiglia Mazzoni governava la Contea di Urbech, oggi Papiano-Stia, in provincia di Arezzo. Ottenuta, nel 1532, l'investitura da parte di Alessandro de' Medici, i Mazzoni rimasero conti d'Urbech fino al 1747.
Il personaggio raffigurato nel dipinto è il Conte Angelo, figlio di Pietro Mazzoni e di Margherita di Matteo Frescobaldi. Pietro, rimasto vedovo, sposò in seconde nozze la Frescobaldi, dalla quale ebbe sei figli.
Justus Susterman, che in quel tempo abitava a Firenze a Villa Giovannelli, effigiò, oltre a lui, il padre, la madre e il fratello Clemente.
Leader Scott nell’opera "Vincigliata and Maiano”, stampata a Firenze nel 1891 per i tipi di Barbera, riporta testualmente: "these portraits and those of two of the sons of Count d'Urbech are all fine painting by Sustermans; they are represented in red lucco and point lace, and are very fine portraits" (p. 226).
In un altro volume su Maiano, lo stesso autore – nella descrizione dei quadri appesi nella villa di famiglia dei Mazzoni – afferma che essi erano "di mano del celebre pittore Giusto Sustermans d'Anversa". Nell'elenco dei quadri del Sustermann nella dimora Mazzoni sono indicati anche i ritratti della madre, del padre e del fratello Clemente.


 Pregevole cornice a cassetta del XVII secolo, finemente intagliata e dorata, a fondo scuro, sormontato da elementi scolpiti a rilievo. In alto, al centro, l'insegna araldica a rilievo dei Conti d'Urbech, con un leone rampante su fondo azzurro nel lato sinistro ed un triangolo d'oro su fondo rosso alla sua destra (un identico disegno dello stemma è conservato nell’Archivio di Stato di Firenze, fondo Comuni soggetti, n. 901 c. 2r).
Ai lati della cornice, vi sono delle panoplie e, agli angoli, armature in bruno, sormontanti altre panoplie. Le armature agli angoli sono sormontate dalle croci ottagone cremisi dell'Insigne e Sacro Ordine Militare di Santo Stefano Papa e Martire.


Bibliografia:
M. MASSAINI, Alto Casentino, Papiano e Urbech: la Storia, i Fatti, la Gente, Pratovecchio Stia 2015
L. SCOTT, Vincigliata and Maiano, Firenze, 1891.


09/06/2025 00:04:52
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