Libri Antichi, Incisioni, Disegni e Manoscritti (Prima sessione)

Lotto N. 364  

Incunabolo Corpus Iuris Civilis

Justinianus 
Commentatore: Accursius 
Anno: 1491 
Editore: Bernardino di Trino (Giolito de' Ferrari) da Monteferrato detto "lo stagnino"
In nomine d[omi]ni n[ost]ri Ih[es]u [Christi] imp[erato]r Cesar Flau[us] Iustinian[us] Alamanic[us], Franc[icus], Germanic[us], Catic[us], Guandalicus, Africus pi[us] felix i[n]clit[us] victor ac triu[m]phator s[em]p[er] august[us] cubide legu[m] iuuentuti, incipit liber prim[us] d[omi]ni Iustiniani imp[er]atoris I[n]stitucionum seu elementorum. 
Impressum venetgo per Bernardinù de tridino de monteferrato in Anno Domini 1491 Die wig Marty " Due Volumi in folio (cm 44x28) con testo su due colonne in inchiostro nero e rosso. Legatura in pelle sui dorsi e in parte dei piatti con motivi geometrici a losanga e fregi incisi. Tasselli triangolari in ferro sui lati dei piatti, in alcune parti mancanti, un tempo provvisti di legatura in ferro. Fori di tarlo nel testo, diverse pagine centrali asportate, macchie di umidità. Recente restauro al piatto di uno dei volumi.
Marchio tipografico dell'editore in rosso in calce alla pagina della "Tabula Titolorum" raffigurante una croce che interseca la lettera S su un cuore che ha al suo interno la lettera B



GIOLITO DE' FERRARI, Bernardino (detto Stagnino). - Nacque a Trino, nel Vercellese, da Giovanni, stampatore, probabilmente verso la metà del XV secolo. Non si è in grado di definire il grado di parentela con gli altri Giolito tipografi, anche se si dà per probabile che fosse cugino di Giovanni senior.
Non si sa esattamente quando si trasferì in Veneto, ma era a Padova nel 1480, dove collaborava con G. Herbort di Seligenstadt, nella bottega del quale probabilmente rimase fino al 1482. L'anno successivo si mise in proprio e il primo libro da lui stampato uscì il 30 marzo 1483: si tratta del Liber nonus ad Almansorem del famoso medico Abū Bakr Muḥammad ibn Zakariyyā ar-Rāzī (865-923), noto in Occidente con il nome di Rhazes. Il G. stampava a Venezia, dove abitava "in contrata sancti Mauritij", ma manteneva un punto d'appoggio a Padova: il 15 dic. 1483, infatti, prese in affitto per tre anni una casa "in contrata Burgi Plebis". Il recapito padovano consentiva allo stampatore di mantenere i contatti con l'università, con la quale aveva cominciato a stampare i primi libri. Nell'ottobre 1484 moriva lo Herbort, lasciando al Giolito alcune matrici e relative forme.

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